TIM: Comunicato mensa Valleranello

TIM: Comunicato mensa Valleranello

Da sempre la UILCOM è vicina alle lavoratrici e ai lavoratori di TIM, anche per questioni che ai più possono sembrare di secondaria importanza rispetto ai grandi temi che in queste settimane, il Sindacato tutto si trova ad affrontare, solidarietà espansiva, procedure di isopensione, esodi incentivati…
Nella sede di via di Valleranello svolgono la propria attività lavorativa circa 350 persone (191, gruppo pal, top client amministrativo, DAC, ed amministrativo dei top client, web service).
Purtroppo, alcuni colleghi, esasperati, ci comunicano che il servizio che la gestione della mensa gli sta dando è di pessima qualità sia dal punto di vista di quanto servito, sia dal punto di vista delle relazioni umane con il personale.
E così si riscontrano maleducazione e rispostacce da parte degli addetti che sicuramente colpa non hanno sulla qualità di quello che mettono nei piatti, ma si difendono come possono dalle giustificate e corrette lamentele che riguardano:

  • Mancanza di cibo dopo certi orari (i lavoratori della sede prestano servizio a turni e quindi sono costretti ad accedere ai locali mensa ad esempio dopo le ore 14
  • Porzioni scarse a tutte le ore
  • Noncuranza del rispetto delle regole alimentari: quasi tutti i cibi vedono la presenza di pepe nero, peperoncino e sale in grande quantità

Sappiamo quanto le mense aziendale debbano essere sotto controllo, sempre e spesso le ASL intervengono sulla qualità del cibo e sulla informazione nutrizionale.
Per quanto riguarda il sale, nello specifico, in Italia il 33 % dei decessi per malattia del sistema circolatorio sono stati attribuiti a malattie ischemiche del cuore ed il 25 % a malattie cerebrovascolari. Le condizioni a rischio più frequenti sono l’ipertensione arteriosa e l’ipercolesterolemia.
E’ provato e confermato dall’OMS che il consumo abituale di sale è associato all’ipertensione arteriosa, oltre ad altre patologie cronico degenerative come i tumori dello stomaco, le malattie renali, favorendo anche la calcolosi renale e lo sviluppo di osteoporosi.
Auspichiamo che Tim, sempre nel suo percorso verso DigiTim, non dimentichi, come spesso sembra fare, che il proprio patrimonio è fatto di persone, donne e uomini che con la loro salute porteranno l’azienda ad eccellere, e quindi chiediamo a Tim UN MAGGIORE CONTROLLO sui pasti che i propri dipendenti consumano nelle mense aziendali durante l’attività lavorativa, a cominciare dalla mensa di via di Valleranello!

RSU UILCOM ROMA e LAZIO

Condividi questo post