La solita storia

La solita storia

Purtroppo la scure di una gestione scellerata delle risorse umane si è nuovamente abbattuta su un nostro collega.

Il copione è sempre lo stesso: si riceve una convocazione di meeting dal proprio manager, e ci si trova di fronte HR che senza troppi giri di parole comunica che si è licenziati per motivi quanto mai discutibili.

Nel caso specifico la motivazione dell’Azienda è legata ad una riorganizzazione e razionalizzazione del suo assetto legato alla BU di appartenenza.

Il tutto senza aver minimamente tentato una possible riallocazione in altri ruoli o in altri dipartimenti.

Questo tipo di approccio oltre a non favorire un clima lavorativo sereno e produttivo è totalmente al di fuori da quelli che sono i principi cui dovrebbe ispirarsi un’azienda multinazionale che ha sede in “Italia” e non ha problemi di bilancio.

Come sindacato siamo i primi a capire le esigenze di un’azienda in crisi che ha necessità di tagliare per sopravvivere sul mercato, ma qui stiamo parlando di Huawei il cui fatturato è in crescita da diversi anni.

Ma cosa succederà quando ci sarà una leggera flessione?
Ci manderanno tutti a casa e faranno lavorare solo gli “expatriates”????

Vi chiediamo se ritenete corretto chiamare le persone e mandarle a casa senza aver dato loro la possibilità di dimostrare che possono essere ancora utili all’azienda.

Noi pensiamo di no!!!
Prima di mandare a casa un essere umano, un collega e non un semplice Head Count, come lo chiamano e come veniamo considerati, devono essere valutate tutte le possibili soluzioni, perché le risorse sono un bene per l’azienda e ogni volta che ne mandano a casa una, qualcuno non ha fatto bene il suo lavoro, in primis il management. ……..

Non cadete nell’errore di creare delle giustificazioni per quanto accaduto così da poter pensare di essere immuni alla mattanza….

Il nostro collega, ormai ex purtroppo, non ha mai ricevuto richiami, non è stato mai assente ingiustificato, nulla di nulla.
Oltretutto il “licenziamento” si applica solo in casi molto gravi oppure dopo aver applicato tutti i gradi previsti dal contratto nazionale del lavoro.
Insomma è un provvedimento estremo che in Huawei viene applicato con estrema superficialità…..

Questo purtroppo non è il primo caso e crediamo non sarà nemmeno l’ultimo…….

Pensiamo sia il caso di dare un segnale forte a questa azienda per dimostrare che noi non approviamo questo tipo di comportamento.

Vi invitiamo, anche per solidarietà nei confronti del collega licenziato, a non andare alla festa di Natale organizzata dall’azienda.
Diciamo che noi non ci sentiamo parte di questo modello di azienda. Diciamo basta a questi soprusi.

Vogliono festeggiare che lo facessero tra di loro…..noi non abbiamo nulla da festeggiare!!!!

Chiederemo immediatamente un tavolo di confronto con l’azienda per chiarire i contorni della vicenda e capire se ci sono piani di riduzione collettivo di personale.

Huawei RSU/RSA Roma e Milano

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