Ericsson: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Il giorno 3 aprile 2017, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, alla presenza delle dott. Francesca Cirelli e Maria Cristina Gregori della Divisione VI della Direzione Generale Tutela delle Condizioni di lavoro e delle Relazioni Industriali
TRA
- ERICSSON TELECOMUNICAZIONI SPA rappresentata dail’Avv. Carlo La Bella e dal dott. Giovan Battista Piccirillo, con l’assistenza di Unindustria Roma in persona del dott. Dario Città.
- SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL, UGL TELECOMUNICAZIONI in persona dei sigg.ri Fabrizio Tola, Giorgio Giorgi, Sergio Ciocola, e Luigi Le Pera.
è stata indetta una riunione per esperire il tentativo di conciliazione di cui all’art.1, comma 4, legge n. 83/2000, di modifica dell’art. 2 legge n. 146/1990, in materia di esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, ed alla Regolamentazione provvisoria di cui alla deliberazione della Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali del 15 novembre 2007 e s.m.i., con riferimento alla agitazione ed alle iniziative di astensione dal lavoro che le OO.SS. sopracitate intendono proclamare nei confronti di ERICSSON TELECOMUNICAZIONI SPA, in merito alla procedura di licenziamento collettivo per riduzione di personale avviata dalla società il 14 marzo 2017 .
Detta riunione è successiva alla fase di raffreddamento, richiesta dalle OO.SS. alla Società ed esperita in sede aziendale in data 29 marzo 2017 con esito negativo.
Nel corso della riunione odierna l’Avv.to La Bella contesta la procedura di cui alla legge 146/90 e s.m.i. attivata dalle OO.SS., considerato che è ancora in corso la fase sindacale della procedura di licenziamento collettivo, avviata dall’azienda il 14 marzo u.s.
Le OO.SS. dichiarano di volersi avvalere di quanto previsto dalla normativa in materia di sciopero nei servizi pubblici essenziali
Il Ministero, sentite le Parti, registra l’impossibilità di pervenire ad una soluzione conciliativa e le invita a ridurre al minimo i disagi per l’utenza, in sintonia con i principi informatori della legge n. 83/2000.