INWIT: Comunicato incontro con AD

INWIT: Comunicato incontro con AD

In data 16 giugno, la Direzione aziendale di INWIT, guidata dall’Amministratore delegato Oscar Cicchetti, ha incontrato le OO.SS. per illustrare il piano industriale per il triennio 2017 – 2019.

Il piano in continuità con quello del 2016 – 2018 prosegue il percorso di crescita e sviluppo messo in atto con la nascita dell’azienda nel 2015 e si basa su sull’aumento dei ricavi, la riduzione dei costi e dei significativi investimenti.

FOCUS sull’andamento:

I ricavi nell’ultimo anno sono aumenti del 5,8% grazie alla crescita del numero di operatori di telecomunicazioni ospitati per ogni singolo sito; INWIT cerca infatti di ottimizzare al meglio le sue circa 11.000 torri, ponendosi l’obiettivo di affittare ogni singola torre ad almeno 2 operatori Telco.
Se all’inizio della start up, l’azienda aveva praticamente come unico cliente la sola TIM (con cui è bene ricordare che esiste un rapporto privilegiato grazie al contratto di fornitura vigente), ad oggi molte torri sono condivise tra TIM ed altri operatori oppure ce ne sono alcune che addirittura ospitano esclusivamente operatori diversi da TIM.

I costi, su base annua 2017 su 2016, sono stati ridotti del 4,8% mentre dall’inizio dello – spin off – da TIM, l’Azienda è riuscita a ridurli di circa il 6,2%.
I costi sostenuti da INWIT sono per l’80% del totale dovuti al pagamento degli affitti dei terreni e dei tetti degli stabili dove sono ubicate le torri, un processo di abbattimento degli stessi che passa dalle seguenti azioni:

  • rinegoziazione dei canoni di affitto: si è passati da un affitto medio di € 14.500 a € 12.800 annuo per sito;
  • l’acquisto diretto dei terreni sui cui sono ubicate le torri (in prospettiva il 30% dei terreni sarà di proprietà);
  • l’affitto in modalità IRU, cioè il diritto d’uso su infrastrutture per periodi lunghi; Il tutto con una crescita annuale dell’EBITDA pari a + 13 % (risultato anno 2016).

Gli investimenti, per quelli “tradizionali”, INWIT ha in progetto di realizzare circa 500 nuovi siti entro la fine del 2018 per rispondere alle esigenze della capogruppo TIM, il cui piano industriale, fortemente aggressivo, prevede la copertura di oltre il 96% della popolazione con il 4G per quanto concerne la rete mobile.

È opportuno ricordare che l’accordo di condivisione delle BTS tra TIM e Vodafone (Sharing 2.0) ha determinato il decommissioning (smantellamento) di molti siti, le perdite di circa 1.400 contratti con TIM e, contestualmente, l’attivazione di circa 2.500 contratti con Vodafone.

Il piano industriale di INWIT prevede 300 milioni di euro di investimenti (2016-2018) che in previsione porteranno un EBITDA aggiuntivo pari a circa di 30 milioni di Euro.

L’Amministratore Delegato, Ing. Cicchetti, nella sua brillante esposizione ha evidenziato la STRATEGIA di INWIT partendo dal dato che, a breve si arriverà vicino al numero di saturazione del fabbisogno di torri necessarie per il Paese, per cui l’Azienda è fortemente orientata verso investimenti di nuovi business, quali il “backhauling e le “small cells”

Il backhauling, è il collegamento in fibra ottica delle antenne presenti sulle torri, un’attività sempre legata alle esigenze dettate dal piano industriale di TIM: poiché il 4G funziona solo con la fibra a causa della velocità richiesta per la trasmissione dei pacchetti dati, la capogruppo ha chiesto di portare la fibra anche nelle circa 4.000 torri ancora non servite da questo tipo di tecnologia.

Le Small Cells (microcelle), fondamentali per il “mondo” del 5 G, sono potenzialmente il business del futuro, in quanto la elevata velocità di trasmissione dati richiesta alle reti mobili 5G potrà essere ottenuta solo attraverso un forte processo di “densificazione” delle torri, ovvero un maggior numero di piccole e medie celle distribuite sul territorio nazionale.

Ad oggi, sul territorio italiano ci sono circa 20.000 siti macro per ogni operatore Telco e in prospettiva i siti micro saranno 10 per ogni sito macro.
La previsione di crescita delle small cells è del 40% annuo (si tratta quindi di una crescita esponenziale) e INWIT ha l’obiettivo di attivare 900 small cells nell’anno 2017 e oltre 1.000 per l’anno 2018.

Il mercato italiano ad oggi ha poche centinaia di small cell ma nel 2018 le previsioni saranno di circa 4.000

Per quanto riguarda l’assetto dei livelli occupazionali i dipendenti al 31 dicembre 2016 sono 88 suddivisi in 17 località del Paese, per il 2017 sono previste ulteriori 15 acquisizioni di personale altamente qualificato tendenzialmente reclutato nel gruppo TIM.

Durante l’incontro, le scriventi Segreterie Nazionali hanno anche sottoscritto con la Direzione aziendale un accordo per applicare – l’art. 4 della legge Fornero – (uscita volontaria in isopensione) identica a quella già definita in TIM. I dipendenti di INWIT coinvolti saranno 6 risorse e l’accordo ha vigenza per gli anni 2107-2018.

L’intesa non è stata sottoscritta dalla SLC CGIL che quindi continua a sostenere la sua linea ideologica che, seppur legittima, non favorisce nei fatti i lavoratori che volontariamente vogliono uscire dall’azienda.

FISTEL, UILCOM e UGL TLC valutano il piano industriale presentato dall’Azienda in maniera estremamente positiva, visto che, oltre a consolidare la propria posizione di mercato, ha significativi numeri economici, obiettivi centrati sul business del futuro ed una attenzione alla crescita sostenibile della sua forza lavoro.

Roma, 20 giugno 2017

LE SEGRETERIE NAZIONALI

FISTEL-CISL

UILCOM-UIL

UGL TELECOMUNICAZIONI

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