TIM: Comunicato unitario

TIM: Comunicato unitario

In data 8 novembre 2017 si è svolto un incontro tra il Coordinamento Nazionale RSU Tim, le Segreterie Nazionali SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, UGL TLC e la Direzione Tim che ha portato alla sottoscrizione di un Verbale di Accordo.

L’ordine del giorno era il proseguimento della procedura sui licenziamenti collettivi n.223/91, aperta da Tim in data 27 luglio 2017.

La giornata rappresentava il termine ultimo per la consultazione sindacale in sede aziendale, prima di passare alla fase amministrativa da tenersi in sede ministeriale; nella riunione sono state approfondite tutte le tematiche rimaste aperte rispetto al precedente confronto.

Le tematiche da riprendere ed affrontare riguardavano: il numero dei lavoratori in eccedenza, le integrazioni da riconoscere a seconda dello strumento scelto dal lavoratore (Isopensione, Pensionamento effettivo, disoccupazione Naspi) e la validità temporale degli strumenti individuati.

Le delegazioni sindacali nel rispetto dei rispettivi ruoli ed autonomie, hanno ribadito a Tim le questioni rimaste aperte sulle quali si doveva realizzare un attento approfondimento per ottenere delle risposte migliorative dall’azienda.

Il confronto, proseguito sui temi esposti, ha registrato una serie di positività rispetto alla proposta iniziale aziendale apportando quindi dei significativi avanzamenti che di seguito sintetizziamo:

  1. Requisito fondamentale per l’uscita resta la VOLONTARIETA’ dei lavoratori (criterio della non opposizione) per l’adesione agli strumenti individuati;
  2. Le eccedenze dichiarate da Tim all’apertura della procedura il 27 luglio 2017, sono diminuite passando da 382 a 340 (-42);
  3. per tutti i lavoratori che maturano il diritto all’ ISOPENSIONE sino al 31/12/2017 (si è spostato l’arco temporale di adesione dal 31/07/2017 al 31/12/2017), aventi come importo di isopensione un valore inferiore al 75% (la proposta aziendale era attorno al 60%), verrà corrisposta un’integrazione unitamente al TFR pari al 75% della retribuzione mensile;
  4. per chi maturerà i requisiti della PENSIONE ANTICIPATA ed accetterà di uscire da Tim sino al 31/12/2019 (ampliamento della finestra temporale precedentemente prevista sino al 31/12/2018), l’azienda erogherà un trattamento tramite l’integrazione del TFR pari a 6 mensilità uguali per tutti comprensivo dell’indennità di preavviso non lavorato (in precedenza andava da 3 a 6 mensilità).
  5. i lavoratori che volontariamente LASCERANNO L’AZIENDA potranno accedere alla Naspi (indennità di disoccupazione pagata tramite l’Inps, unica forma di indennità rimasta, a partire dal 1 gennaio 2017, l’istituto della mobilità non esiste più), per un massimo di 24 mesi, i cui primi tre mesi al 75% ed i restanti in calo del 3% a partire dal 4 mese. L’accordo in questo caso prevede un’integrazione garantita dall’azienda tramite il TFR (liquidato in un’unica soluzione) che passa dall’80% all’85%, anche per questa modalità la finestra temporale terminerà il 31/12/2019.

Le modifiche apportate dopo il confronto sindacale, sono state ritenute tali da poter concludere positivamente l’accordo in sede aziendale; l’accordo ha visto la firma di 45 componenti su 70 del coordinamento nazionale RSU di Tim, rendendo pienamente valido l’accordo in base al testo unico della rappresentanza del 10 gennaio 2014.

Nel corso della riunione dell’ 8 Novembre 2017 abbiamo colto l’ occasione per rappresentare unitariamente all’azienda gli intendimenti indicati nel Documento Conclusivo, redatto a valle dei lavori del giorno 7 novembre tra i componenti del coordinamento nazionale delle RSU Tim di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL che di fatto rappresentano una valutazione politica chiara e dettagliata sul FUTURO INDUSTRIALE di Tim soprattutto in considerazione delle recenti decisioni assunte in termini Governativi (Golden Power).

Siamo convinti che, pur nelle reciproche differenze, quello che ci deve far realizzare dei percorsi comuni sono obiettivi dichiarati e chiari a tutti, sui quali costruire le nostre rivendicazioni, tornando ad essere interlocutore sindacale “decisivo” nelle dinamiche fondamentali che verranno prese e per tutelare nel miglior modo possibile le/i 50.000 Lavoratrici/Lavoratori occupati nel Gruppo TIM in particolare nei momenti di confronto “strategici” a partire dal mantenimento dei livelli occupazionali, degli attuali Perimetri aziendali e nel rappresentare anche contestualmente gli interessi generali del Paese.

Le Segreterie Nazionali SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, UGL TLC esprimono un giudizio positivo sul lavoro svolto in favore dei lavoratori impattati dagli strumenti sopra descritti invitando contestualmente l’azienda a non esercitare forzature rispettando il criterio della “volontarietà” in quanto unico requisito esclusivo fondamentale.

Roma, 10 novembre 2017

LE SEGRETERIE NAZIONALI

SLC-CGIL

FISTEL-CISL

UILCOM UIL

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