TIM: Azioni di contrasto all’emergenza COVID-19
Il 6 Aprile u.s. le Segreterie Nazionali UILCOM SLC FISTEL e il Coordinamento Nazionale di tutte le RSU sono state chiamate ad una trattativa per contrastare le ricadute negative a seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e per gestire con immediatezza il conseguente calo di produzione, a causa della situazione di sospensione della maggior parte delle attività economiche nel Paese.
Non ci siamo tirati indietro nemmeno in questa occasione e abbiamo sottoscritto, come UILCOM, insieme alle altre Organizzazioni, l’accordo che anticipa di fatto le giornate di solidarietà del 2020 concentrandole tra aprile e giugno p.v., per essere pronti a ripartire insieme alla ripresa delle attività verso gli obiettivi illustrati nel piano industriale. Abbiamo apprezzato molto che Tim abbia stipulato una Copertura Assicurativa in caso di contagio da Coronavirus per tutti i Dipendenti, è stata una tra prime aziende a farlo sebbene non fosse un atto dovuto. Abbiamo inoltre lavorato insieme all’azienda fin dal primo momento, riscontrando piena disponibilità, quando abbiamo provato a mettere in piedi tutte le soluzioni per garantire la sicurezza all’intera forza lavoro del Gruppo Tim.
Da parte nostra ci siamo presi la responsabilità di un accordo che vuole salvaguardare innanzitutto i lavoratori e il perimetro aziendale. Accordo che comunque comporterà sacrifici per tutti sotto l’aspetto economico per effetto della contrazione delle giornate di Solidarietà, seppur parzialmente mitigate dall’erogazione del Prestito volontario e dall’impegno a corrispondere il premio di risultato a maggio.
Registriamo tra le “note dolenti” il mancato riconoscimento del Buono Pasto, che rappresenta per la maggioranza dei lavoratori una perdita in termini economici significativa considerata ormai un vero e proprio emolumento retributivo e non più salario accessorio. Ma su quest’ultimo punto – siamo certi – il probabile cambiamento di paradigma lavorativo da Tim più volte annunciato ai media permetterà di riaprire la discussione al tavolo della trattativa per un confronto leale come il nuovo corso ci ha abituati.
È doveroso però, in chiusura, fermarsi per sottolineare un atteggiamento non proprio in linea con le azioni intraprese fino ad ora da parte della stessa azienda.
Sarebbe stato un segnale importante da parte dei tanti dirigenti del gruppo prendere parte al contributo solidaristico rinunciando ad una percentuale del proprio compenso economico. Un gesto importante così come accaduto già nel passato, un modo per avvicinare le “distanze” tra vertici e la base. Le situazioni emergenziali dovrebbero mettere in evidenza dirigenti responsabili, dovrebbero cementare il senso di appartenenza ad una comunità e promuovere la condivisione degli sforzi.
Auspichiamo da parte del management un segnale tangibile in un momento complesso tanto per il Paese tanto per l’azienda.
Dal canto nostro, come UILCOM, continueremo a lavorare, insieme alle nostre RSU per supportare e gestire al meglio questo momento complicato che tutta la nazione sta vivendo.
Abbiamo il dovere di porre in sicurezza la salute delle persone ed allo stesso tempo mettere in atto tutte le possibili soluzioni per garantire, dove possibile, un supporto alle aziende per gestire questo momento particolare nella speranza di ritornare ad una “normalità” lavorativa nel minor tempo possibile.
Roma, 09 aprile 2020
Segreteria Regionale UilCom