Consodata: Il muro della vergogna

Consodata: Il muro della vergogna

Nonostante il silenzio tombale in merito alla presunta operazione di trasferimento di ramo di azienda, apprendiamo da “voci” di corridoio che non si tratta più di una “presunta” operazione, ma molto probabilmente di una “reale” operazione di cessione che in realtà sembra essere in pieno svolgimento: la grande strategia messa in atto ad oggi dalla azienda per salvare Consodata inizia con la creazione di un mero muro perimetrale che all’epoca di Trump ci sentiamo di affermare essere quantomeno al passo con i tempi.

Quindi prendiamo atto che per l’operazione in essere non avremmo avuto bisogno di un Amministratore Delegato ma di un buon carpentiere munito di cazzuola e caschetto, per permettere la divisione tra la oldco e la newco, riuscendo a fare anche del saving.

Se la cosa si rilevasse vera, riterremo indegno il fatto che l’azienda non abbia fornito fino ad oggi informazioni ufficiali né al sindacato né alle Istituzioni e che stia procedendo a grandi passi verso una soluzione non condivisa, che il sindacato rigetterà totalmente a difesa dei diritti dei lavoratori e della tutela degli stessi e delle loro famiglie.

4 marzo 2020

RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA

CONSODATA

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